martedì 24 novembre 2015

ACQUA ALTA IN PIAZZA SAN MARCO

La Sublime Porta sbarca a San Marco. Questa volta col vaporetto di linea. C’è l’imam accanto al Patriarca, al sindaco e al governatore. Soprattutto, c’è un’Italia dissolta nel nichilismo, senza identità, senza anima, un’Italia che laicamente dà l’ultimo saluto ad una sua figlia. Il gonfalone col leone alato, simbolo cristiano, impallidisce nel sincretismo che accoglie tutto, l’indistinto. L’affanno del potere massmediatico, in queste ore, è nel rassicurare, nello spiegare come il terrorismo sia altro rispetto ad un islam indicato come sano in sé, puro, costola, così ci dicono, di quell’unico sentimento religioso nel quale si riconoscono anche Ebrei e Cristiani. È bello sentirsi coccolati, accarezzati. Dopo tutto, il prezzo da pagare è minimo: è sufficiente rinunciare a quello che siamo, alla nostra tradizione. Ma sì, apriamoci, liberiamoci. ‘Bacia Satana’ cantava a Parigi il complessino rock. Poi la strage.



g.z.

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