venerdì 9 ottobre 2015

VASTO. PROGETTO"MAGDA", QUESTO SCONOSCIUTO

Bischia, PpV, interroga il sindaco

Il 23 settembre scorso, la Giunta comunale di Vasto ha approvato un Progetto denominato “Magda”, con impegno di spesa pari a 60.000 mila euro: 25.000 mila a carico del Comune, il resto a carico della Regione.

Nella relativa Delibera, si dichiara che il progetto rientra nel “Piano di Zona Sociale Ambito vastese” approvato dal Consiglio comunale di Vasto ma, verificate le previsioni di Piano, non è stato possibile trovare riscontro di tale circostanza; la Delibera si limita a richiamare il Centro Donnattiva quale realtà individuata per prevenire forme di abusi e di maltrattamento di ogni genere (fisico e psicologico) nei confronti delle donne e dei minori.

Così come previsto dalle norme, nel Piano di Zona, ogni progetto deve essere descritto in modo dettagliato (scopi, benefici, obiettivi, finalità, sistema di organizzazione del personale, quantificazione di spesa) ma, nel caso preso in esame, il progetto “Magda” non viene neanche menzionato.

Si presume che tale progetto abbia scopi e fini sociali ma nessuna delle figure professionali che operano nell’ambito dei servizi sociali, neanche i referenti del Centro “Donnattiva”, ne sono a conoscenza. In definitiva, la Giunta ha approvato un progetto del costo complessivo di 60.000 Euro, impegnando 25.000 euro a carico del Comune, così finanziando un’attività che, in realtà, non viene neanche menzionata nel “Piano di zona” e che nessun operatore di settore conosce.

Questi i motivi che hanno sospinto a rivolgere interrogazione al Sindaco per sapere come mai nel deliberato di Giunta si dà per scontato che il Progetto “Magda” sia stato inserito nel “Piano di Zona ambito territoriale vastese”, approvato dal Consiglio comunale mentre, in realtà, di tale progetto, nel Piano, non vi è traccia. Si chiede inoltre quali siano le finalità del Progetto “Magda” e come mai i referenti dello Sportello “Donnattiva”, settore servizi sociali, pur richiamato nell’atto, non siano a conoscenza della volontà dell’amministrazione comunale di dar vita ad un progetto che neanche hanno mai sentito nominare.

Infine, si chiede quale sia stato il criterio per l’individuazione dell’entità del finanziamento ed in base a quale sistema o parametro sia stato possibile stabilire la suddivisione della spesa totale, tra Comune (ente proponente) e Regione Abruzzo, nel momento che, nel Piano di Zona, non vi è alcuna previsione e, di conseguenza, non è possibile considerare il progetto tra quelli approvati in Consiglio comunale e, tanto meno, dalla Regione Abruzzo.


                                                          Andrea Bischia

                                                                        Consigliere Comunale PpV

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