giovedì 8 ottobre 2015

Registro delle unioni civili a Vasto, FdI-An: “Faremo di tutto per impedirne l’istituzione”

“Non ha alcun valore giuridico e rappresenta un ulteriore schiaffo alla istituzione familiare”

VASTO. Le puntuali pregiudiziali sollevate dall’intergruppo ‘Vasto2016’ hanno costretto la maggioranza a modificare l’originario testo di delibera sulle unioni civili portato durante la seduta dell’Assise civica di lunedì scorso, ed a rinviare di fatto la discussione in Commissione Affari Generali.

“Ho ribadito – ha spiegato il Consigliere comunale Etelwardo Sigismondi - durante i lavori del Consiglio comunale, la contrarietà di Fratelli d’Italia-An al registro, e continuerò la battaglia anche in Commissione, per evitarne l’istituzione. La questione delle unioni civili è estremamente delicata e potrà essere risolta solo con una legge dello Stato, non con inutili registri che hanno già dimostrato, dove istituiti, tutti i propri limiti. Rimane la nostra ferma convinzione che prima di occuparsi di questo, la maggioranza dovrebbe preoccuparsi di promuovere politiche a favore delle famiglie vastesi, di aiuto alle giovani coppie e di adottare misure a sostegno della natalità.”

Duro il commento di Marco di Michele Marisi, dirigente del partito di Giorgia Meloni, che definisce una “buffonata” la bozza di delibera sulle unioni civili “giacché il registro non ha alcun valore giuridico e la sua proposta di istituzione risulta essere solo l’ennesima provocazione di un centrosinistra vastese alla eterna ricerca di una identità, intento a copiare le iniziative di Sindaci italiani del Pd che, come Lapenna, non hanno la benché minima idea di quali siano non solo i problemi di una società alla quale si stanno togliendo dei punti di riferimento, ma anche le reali difficoltà dei cittadini ai quali interessa che vengano risolti ben altri disagi. Mi auguro che a Vasto – ha proseguito di Michele Marisi lanciando un appello – dalla parte della famiglia si costituisca e si schieri un fronte compatto di associazioni laiche ma anche religiose, partiti politici, organizzazioni, fondazioni che lavori per contrastare l’istituzione del registro delle unioni civili poiché sarebbe l’ennesimo schiaffo alla istituzione familiare e rappresenterebbe un colpo basso alla stabilità di una società che dovrebbe invece far tornare al centro proprio la famiglia, che è di fatto un istituto naturale ”.

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