domenica 11 ottobre 2015

MONS. LORIS CAPOVILLA COMPIE CENTO ANNI


Mons. Loris Francesco Capovilla, l’indimenticabile Arcivescovo di Chieti e Amministratore Perpetuo della Diocesi di Vasto (oggi Arcidiocesi di Chieti-Vasto) dal 26 giugno 1967 al 25 settembre del 1971, è nato a Pontelongo (PD) il 14 ottobre 1915 e vive a Sotto il Monte Giovanni XXIII.
Ho tra le mani un fascicoletto, fatto stampare dai suoi amici per ricordare questo compleanno secolare, semplice, modesto senza alcun intento agiografico, né del resto, conoscendolo, sarebbe stato possibile il contrario.
Con devozione filiale Mons. Loris utilizza anche questa occasione per ricordare il suo grande maestro spirituale, oggi santo, Papa Giovanni  XXIII. E lo fa pubblicando un documento centenario, inedito, dell’allora don Giuseppe Angelo Roncalli. Si tratta di uno schema di omelia per la festa dell’Addolorata del 15 settembre 1915, un mese prima della nascita di mons. Loris. Il futuro Papa dapprima si chiede “come mai una festa intorno al dolore?”, e ne spiega le motivazioni, poi ricorda con commozione  la morte di tanti giovani soldati sul fronte del Carso, già tanti nonostante i soli 4 mesi di guerra (almeno per l’Italia), e sintetizza quelle perdite con una stupenda frase di Pericle, pronunciata davanti alle salme delle giovani vittime della guerra del Peloponneso: “…l’anno ha perduto la sua primavera”.
Durò solo quattro anni la permanenza di mons. Capovilla nella nostra Arcidiocesi (1967/’71), ma bastarono a far conoscere l’uomo ed il sacerdote che, per un disegno imperscrutabile di Dio, aveva avuto la ventura di vivere per cinque anni accanto al Papa del Concilio, anzi accanto ad un  Papa Santo. Eppure quelli erano anni particolarissimi per la Chiesa Cattolica alle prese con la delicatissima situazione postconciliare, il confronto continuo tra innovatori e conservatori, il sessantotto con tutte le sue variabili  e dimensioni e, qui a Vasto, una nuova situazione politica che sperimentava una inedita presenza del partito Comunista  in Comune, alleato ad  una Lista Civica dominata da Democristiani dissidenti. La presenza di Mons. Capovilla nell’Arcidiocesi rappresentò uno scossone per tutto il clero, alla ricerca di una guida per tradurre in pratica pastorale e liturgica la svolta epocale del Concilio, e per i fedeli: potevano ascoltare da vicino un testimone privilegiato di quel grande evento, con un linguaggio e scelte pastorali che stupivano per la loro semplicità e chiarezza evangelica.
Gli anni non hanno fiaccato la forte tempra di mons. Loris, il suo grande amore per la Chiesa ed oggi il desiderio di servire papa Francesco, che, spesso, ama accostare  a Papa Giovanni XXIII.
A lui giungano affettuosissimi auguri di buon compleanno da quei giovani di Azione Cattolica che non hanno dimenticato la sua grande lezione di umanità evangelica impartita in quegli anni indimenticabili.

NICOLANGELO D’ADAMO


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