sabato 10 ottobre 2015

FALSIFICANDO TESTAMENTI / 5

La stanza del sindaco, c’è da scommettere, diventerebbe un troiaio stile Sodoma e Gomorra. Quello che colpisce, a livello comportamentale e psicologico, è la mancata auto-precezione della propria pochezza, della inadeguatezza, di quella inconsistenza che dovrebbero importi di rimanertene a casa e di non uscire. Se non col burqa. D’altra parte, e qui devo correggermi, se lo stupido fosse consapevole dei propri limiti, non sarebbe uno stupido. Soccorre la lezione di Carlo Maria Cipolla con la sua definizione, profonda e geniale, amara, della stupidità umana: lo stupido è colui, o colei, che avendo a che fare con te, procura del danno a te e del danno a sé stessa. Ci sarà da divertirsi.

g.z.


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