domenica 14 settembre 2014

TARANTO. CARO RENZI, GRAZIE PER IL DISAGIO ARRECATO A QUESTA CITTA'

Questo il testo del massaggio che ho inviato a Renzi


MESSAGGIO PER IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DR MATTEO RENZI

Caro Renzi,

la sua visita a Taranto, nata sotto cattivi auspici, non ha sortito l’effetto che lei sperava. Ma non deve preoccuparsi: l’informazione di regime ha provveduto a porgere il resoconto a pro di un suo incremento di consensi, caro Renzi. I fischi, la contestazione, la rabbia dei Tarantini sono oramai evaporati anche nella sua memoria, caro Renzi. Lo so: il suo 41%, sono pronto a scommettere, la prossima volta si attesterà al 42%, un successo senza precedenti. Però io, al posto suo, rifletterei sui motivi di quella manifestazione sul lungomare di Taranto, tenendo conto che magari da questa splendida città potrebbe nascere un movimento popolare di rinascita e di riscatto per una terra stuprata e offesa. In verità, il motivo per il quale le scrivo, caro Renzi, è un altro, motivo che chiama in causa tutto un sistema, una mentalità che vede il cittadino come un minus habens, una bestia parlante, un mero accidente della storia. Voglio parlarle degli autobus delle linee urbane di Taranto, caro Renzi. La sua visita ha prodotto il blocco della circolazione dei mezzi pubblici, in un orario, tra l’altro, nel quale i ragazzi escono da scuola. Non è colpa sua, mi rendo conto, ma il punto è che il potere (devo usare la P maiuscola?) non considera quello che una volta si chiamava il popolo, non si abbassa a riflettere sulle esigenze minimali della cittadinanza. Lo stesso avvenne per la visita dell’allora ministro Clini: la Città Vecchia (sorge su un’isola: le consiglio una visita) bloccata, traffico impazzito e imprecazioni a non finire. Glielo dico, caro Renzi, in modo che la prossima volta potrà fare una telefonata in prefettura e dare disposizione per un piano di sicurezza meno invasivo e più rispettoso nei riguardi dei cittadini. Sa cosa significa trovarsi, senza preavviso, a piedi, in una città grande? Studenti, anziani, persone che hanno bisogno di spostarsi, caos, nessuno che ti dice niente. E poi famiglie in ansia che devono organizzarsi per raggiungere il centro con un’auto privata al fine di prelevare il congiunto in attesa sotto la pensilina. Ha riflettuto su tutto questo, caro Renzi? So che non mi risponderà. Figuriamoci. Mi interessa, in ogni caso, conoscere l’opinione dei Tarantini, o di quei pochi che vorranno leggermi.

Cordialità

14 settembre 2014

Dr Giacinto Zappacosta





Nessun commento:

Posta un commento