lunedì 8 settembre 2014

I VIGILI URBANI COME METAFORA

Non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo

Non mi spetta, non mi compete, non rientra nel mio profilo professionale. In sintesi, è il loro vademecum. Una specie di melina all’olandese, quello stanco e inconcludente girovagare del pallone tra l’erba del campo sportivo. Mi piacerebbe chiamarli uno per uno e dire loro: ecco, scrivete su questo foglio quello che avete fatto ieri. Il bello è che i colleghi della vicina e confinante San Salvo, a fronte della medesima richiesta, necessiterebbero di due o più fogli per annotare interventi e sopralluoghi effettuati nelle ultime ventiquattro ore. Sarà l’aria, sarà il clima semi-collinare temperato dall’Adriatico. Sarà l’atavica indolenza. Sarà, molto più probabilmente, che siamo di fronte ad una metafora, priva, però, degli apprezzabili risvolti letterari ai quali ci aveva abituato Sciascia. L’annosa, insuperabile atmosfera da vertenza continua, sostenuta in modo particolare da un sindacato autonomo, è la rappresentazione, su base locale, di quello che è in effetti lo stato di una intera nazione, un’Italia umiliata dai conservatorismi e dagli individualismi protetti, strozzata dagli interessi di caste e compagnie a briscola di varia natura. Nel terreno paludoso e pestifero dei veti e dell’auto-sottrarsi ai compiti e ai doveri, si muore di noia prima ancora che di infarto procurato da incazzatura. E l’incazzatura, in prima istanza, ti fa salire il sangue in testa perché il discorso, non esplicitato ma consequenziale, è che, tanto, se non esco io dopo le ore 20 (ma a che ora vanno a dormire questi?), il servizio viene assicurato da altri. Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza ringraziano. Come ringraziano i cittadini che non hanno il piacere di vedere un solo vigile urbano, fosse anche per cinque minuti, nel marasma quotidiano che si sviluppa in quelle che ormai sono le arterie principali della Città, vale a dire viale Giulio Cesare e corso Europa. Tanto per dirne una. Facciamo così: la Polizia locale di Vasto dichiari preliminarmente quello che desidera fare, a quali compiti può far fronte. Per il rimanente, ci affideremo al Padreterno.


Giacinto Zappacosta     

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