Vasto. Servizi
sociali “fiore all’occhiello
dell’Amministrazione comunale”, hanno affermato, in conferenza stampa, il
Sindaco Lapenna e l’Assessore Suriani. Un fiore che va appassendo giorno per
giorno, ribadiamo noi.
Infatti, appare
palesemente contraddittorio, nelle dichiarazioni dei due amministratori, lo
snocciolar di cifre destinate al finanziamento di progetti a fronte dell’immancabile
lamentazione circa “i tagli alle risorse
economiche”. D’altronde, sia pur anche a causa delle aumentate generali
difficoltà economiche di questi tempi, i concittadini che necessitano di
Servizi sociali ben conoscono l’insufficienza degli interventi a beneficio di
minori, anziani, disabili e famiglie svantaggiate, a cui sono destinati
soltanto 76 euro pro capite all’anno dal Bilancio comunale.
Può sembrare
inopportuno polemizzare sui bisogni di chi è in condizioni difficili e non è
certo questo il nostro obiettivo, resta il fatto che, da parte
dell’Amministrazione comunale, nessuna
risposta è giunta alle nostre proposte di riorganizzazione finanziaria e
d’intervento; soltanto la difesa di principio del proprio operato, senza
neanche valutare quanto da noi messo in evidenza.
Nessuna risposta
circa la necessità di ottimizzare i luoghi di accesso per le richieste ed
ampliare l’offerta per i diversamente abili, destinando a tale scopo il “Centro
diurno”. Nessuna risposta circa l’opportunità di utilizzo dell’area abbandonata
adiacente la struttura di Via De Gasperi. Nessuna risposta circa le richieste
di semplificazione burocratica e di eliminazione di alcuni sprechi finanziari,
individuando cosa implementare e cosa tagliare. Nessuna risposta circa gli
interventi sulle “Comunità di tipo residenziale per minori”, le quali impegnano
somme enormi a favore di strutture private; cosi come per l’ “Affido familiare”
o per l’istituzione di una “Casa famiglia”, scelta che favorirebbe introiti.
Nessuna risposta alla richiesta di attivazione del servizio “Dopo di noi” e di
progetti di sensibilizzazione sulla “genitorialità”. Solo stucchevole ed
avvilente polemica circa la nostra richiesta di tornare ad una unica
“Istituzione”, dotata di opportuna autonomia finanziaria, come fosse un
pretesto per avere un “posto” nel suo Consiglio d’Amministrazione… ma se ne
facesse pure a meno di un C.d.A.!
Ci si dica piuttosto:
- se è ancora
attivo il “Pronto intervento” di una
volta, con il quale era possibile ospitare chi ne avesse necessità, presso
l’Hotel Palizzi;
- se funziona
la “Comunità educativa per minori” o
il “Centro socio educativo per
minori”,
- perché non
viene promosso costantemente l’importate progetto di “Mediazione familiare”, il quale rischia di svanire lentamente ed
inesorabilmente, pur sapendo quanto il personale addetto sia altamente
qualificato;
- perché sono
in calo l’Assistenza domiciliare agli
anziani, l’Assistenza Domiciliare
Integrata o il servizio di Telesoccorso;
perché non esiste più l'”Assegno di cura”
per le persone anziane con gravi patologie; se funzionano bene le attività di “Terapia del sorriso” e se sono seguiti i
“Progetti di orto-botanica e ceramica”;
- perché, con
i voucher per l’Assistenza
domiciliare agli anziani ed ai disabili, prima venivano reclutate trenta
persone ed ora, da tre anni, soltanto venti.
Vorremmo
sapere il perché dei ritardi di 4/5 mesi, da parte del Comune, nel pagamento
dei servizi alle Cooperative che gestiscono l’Assistenza domiciliare, il
trasporto disabili ed altri servizi e che non riescono, a loro volta, a
corrispondere le spettanze alle operatrici del settore.
Ed anche se
apparrebbe non inerente al tema, vorremmo sapere perché non è stato ancora
rimborsato il costo 2013 dei libri di testo a chi ne ha dimostrato il bisogno
ed il diritto.
Crediamo ce ne
sia abbastanza per ribadire quanto da noi denunciato e proposto, non essendo
stato minimamente sufficiente quanto affermato in conferenza stampa dei due
amministratori, i quali hanno tentato di ravvivare, senza riuscirvi, i colori
di un fiore all’occhiello ormai appassito.
Progetto per Vasto
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